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mercoledì 4 novembre 2015

Realtà aumentata come siulatore, luci e ombre

Probabilmente il termine "realtà aumentata" risulterà poco chiaro ai più; si tratta di un sistema che mette in rapporto diretto elementi della realtà fisica con elementi della realtà virtuale, si intende, tramite la rete internet.

Le potenzialità sono vastissime e molte sono già in fase di test e/o progettazione, dall'educazione alla progettazione di di strumenti e oggetti di uso comune.

Un campo interessante, sotto il profilo psicologico e non solo potrebbe essere quello della simulazione. Premesso che quando si parla di realtà aumentata non si tratta esclusivamente di google glass o del catalogo Ikea ma, piuttosto, di sistemi capaci di interagire anche con materiale audio e, in prospettiva, sistemi che possano interagire direttamente con i nostri sensi chimici (i.e. gusto e olfatto) o con i nostri stessi ricordi.

Dal Giappone arriva un progetto "3D 実写AR" che mira a migliorare le possibilità di interazione tra persone e personaggi digitali, implementati nei software, alcuni dei più conosciuti sono Evie exitor o Akinator. Senza immaginarci scenari da film di fantascienza, questo tipo applicazione, se propriamente sviluppata apre alla possibilità di simulare dialoghi, simulazioni di situazioni e, idealmente, gestire situazioni di rischio.

La descrizione del progetto (italiano): http://www.realta-aumentata.it/live-action-ar.asp
ecco il video diretto (!inglese e giapponese!):

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